La scena gastronomica milanese si è arricchita di un nuovo ristorante che vuole essere una vera e propria esperienza sensoriale. Sulla splendida terrazza panoramica di Palazzo Cordusio, con vista sul Duomo di Milano, così vicino che si ha quasi l’impressione di toccarlo, ha aperto SACHI, sotto la guida dell’ormai famoso Chef Moon Kyung Soo e con la supervisione dell’Executive Chef Andrea Nani. Qui la clientela potrà intraprendere un accattivante viaggio alla scoperta dei sapori del Giappone con un occhio all’internazionalità e alla stagionalità delle materie prime.
“Sachi” in giapponese significa felicità ed è a questo concetto che s‘ispira il menu. Si è voluto creare qualcosa di unico che si basasse sul “tagliare e cucinare” e mixasse il più formale pranzo (Kaiseki) con la cucina casual in stile Izakaya che prevede piccoli piatti serviti con bevande. La scelta di fornitori che garantiscano un’omogeneità di qualità a livello internazionale e nello stesso tempo delle primizie locali è fondamentale per ricreare la stessa filosofia culinaria in ogni città in cui Sachi è presente. Tra i piatti provati il Cruspy sushi, riso fritto, tonno piccante e avocado; il Negi Toro, tonno rosso, cipollotto e quinoa croccante; il Fuju, selezione di tonno, salmone e ricciola; il Kushiyaki di manzo di Wagyu con salsa barbecue, aglio nero e porro croccante; il branzino Cileno marinato al Miso.
Per accompagnare i piatti è stata studiata una selezione di vini pregiati, birre, sake, whisky giapponesi, umeshu e cocktail d’autore, io ho scelto una bottiglia di Bellavista.
The Milanese gastronomic scene has been enriched with a new restaurant that wants to be a real sensory experience. On the splendid panoramic terrace of Palazzo Cordusio, overlooking the Duomo of Milan, so close that you almost have the impression of touching it, SACHI has opened, under the guidance of the now famous Chef Moon Kyung so and under the supervision of Executive Chef Andrea Nani. Here customers can embark on a captivating journey to discover the flavors of Japan with an eye to the internationality and seasonality of raw materials.” “Sachi” in Japanese means happiness and it is this concept that inspires the menu. They wanted to create something unique that was based on “cutting and cooking” and mixed the more formal lunch (Kaiseki) with casual Izakaya-style cuisine that includes small plates served with drinks. The choice of suppliers who guarantee a homogeneity of quality at an international level and at the same time of the local first fruits is essential to recreate the same culinary philosophy in every city where Sachi is present. Among the dishes tried were Cruspy sushi, fried rice, spicy tuna and avocado; the Negi Toro, bluefin tuna, spring onion and crispy quinoa; Fuju, a selection of tuna, salmon and amberjack; Wagyu beef Kushiyaki with barbecue sauce, black garlic and crispy leek; Chilean sea bass marinated in Miso.To accompany the dishes, a selection of fine wines, beers, sake, Japanese whiskeys, umeshu and signature cocktails has been studied, I chose a bottle of Bellavista.
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